“Denti”, esperimenti sulla forma

Febbraio 12, 2001 in Cinema da Redazione

DENTI (Italia, 2000) di Gabriele Salvatores, con Sergio Rubini, Anouk Grinberg, Tom Novembre, Anita Caprioli, Fabrizio Bentivoglio e Paolo Villaggio.

Gabriele Salvatores prosegue con “Denti” il processo di vaporizzazione dei contenuti in favore della forma intrapreso con “Nirvana” qualche anno fa. E’ difficile non vedere una cesura fra il Salvatores solare dei primi film (si pensi ad esempio a “Mediterraneo” o a “Marrakech Express”, ancor oggi i suoi lavori più riusciti) e quello delle ultime due pellicole. Sperimentalismo e viaggio nel noir sembrano essere le forme del fare cinema predilette dal Salvatores parte seconda.

Se “Nirvana” era un pastiche linguistico-visuale nel quale s’incrociavano linguaggio dialettale e idioma informatico, realtà e virtualità, oriente ed occidente, “Denti” è l’analisi di un malessere profondo (gelosia, inettitudine…) che non riesce a venire a galla. Il protagonista, passando da dentista a dentista, cercando nell’anomalia dei suoi incisivi le cause dell’anomalia della sua esistenza, riporta a galla ricordi che sembravano smarriti.

La sensazione è che non ci sia la sufficiente unità fra le parti. Il film scorre ed è piacevole per gli occhi, ma non lascia null’altro se non – una volta tornati a casa – la volontà di impiegare cinque e non quattro minuti per mettere un po’ d’ordine fra questi nostri trentadue fratelli bianchi che possono causarci così tanto dolore.

http://www.denti.cecchigori.com

di Davide Mazzocco