Da Torino il tavolo per “déjeuner sur l’herbe”

Marzo 10, 2010 in Technology da Cinzia Modena

mangiare sullDesign evolution. Vi piacerebbe mangiare su un tavolo che è come se fosse una pianta vita.. solo che invece di mantenere la sua forma ad albero tradizionalmente noto.. ha la più canonica forma di tavolo composto da piano e 4 game? A Torino non è solo fantasia! Dallo studio di design torinese Vfrì e lo studio Sintesi la proposta di un prototipo, già presentato al Torino Design Week.

Un tavolo “vivo”, in grado di trasmettere le sensazioni di un pic-nic in aperta campagna. Un elemento d’arredo capace di riportarci all’infanzia, quando gettandoci a terra supini per guardare le scie degli aerei attraversare il cielo, ci si sentivamo permeati dallʼenergia di una natura a portata di mano. Ricordi di bambini e di adulti, intenti a distendere sul prato una tovaglia ricamata a mano sulla quale disporre con cura cibi genuini. Sensazioni ora riproducibili nel proprio appartamento in pieno centro città, in qualunque parte del mondo.

E’ da questa filosofia ispiratrice che hanno preso le mosse Valentina Farassino, titolare dello studio di design Vfrì di Torino, la garden designer Chiara Martini, specializzata in garden design e l’agronomo Stefano Assone per realizzare il prototipo di un tavolo “verde” a tutti gli effetti – battezzato non a caso “Déjeuner sur l’herbe”- sul quale sono piantati realmente vegetali vivi, opportunamente scelti, capaci di crescere sia sul piano orizzontale sia in verticale. Il tutto senza compromettere la funzionalità del tavolo, utilizzabile tranquillamente ogni giorno come superficie di lavoro ed appoggio.

Il prototipo, esposto per la prima ed unica volta nel capoluogo piemontese durante la scorsa Torino Design Week, è il frutto di una lunga progettazione, durata quasi un anno, nel corso della quale gli aspetti strutturali e di design si sono dovuti combinare con l’esigenza delle piante di poter crescere e vivere in un contesto così inusuale. La sperimentazione ha portato alla realizzazione di una struttura complessa, formata da elementi costituiti da strutture cave realizzate in svariati materiali, combinati con tessuti di contenimento sui quali vengono piantate erbe aromatiche, ortaggi e frutti di piccole dimensioni.

La caratteristica che contraddistingue questi elementi di design è la tecnologia che permette di utilizzare il verde anche in verticale. La natura, una volta che il tavolo è terminato, può seguire il suo corso e le piante continuare a vivere nel tempo. Una volta piantata, la vegetazione diventa infatti ogni giorno più folta e più densa: una ricchezza di cui prendersi cura ogni giorno. Il tavolo può essere dotato di un piano unico in plexiglass cm. 100 x 100 che ne ricopre tutta la superficie, mentre per chi preferisce avere la natura “a portata di mano”, possono essere fornite delle speciali tovagliette all’americana.

mangiare sull“Stiamo ultimando gli ultimi test – ha dichiarato Valentina Farassino – che stanno dando tutti esito positivo e che riguardano essenzialmente la durata nel tempo della vegetazione impiantata sul tavolo. Il passo successivo sarà quello di trovare la giusta azienda con la quale stipulare opportuni accordi finalizzati alla produzione di serie e successivamente progettare e realizzare un’intera linea di complementi d’arredo “verdi”. Da un punto di vista tecnico-realizzativo la strada della produzione in serie è assolutamente percorribile, senza che necessariamente il nostro tavolo diventi un oggetto di lusso accessibile a pochi”

VFRI’ Design Studio

Vfrì è uno studio di progettazione multidisciplinare creato da Valentina Farassino e dalla sua volontà di dar vita un vero e proprio network di professionisti, in grado di rispondere a esigenze diversificate nei settori dell’interior design, garden design, light design, fotografia, copywriting, restauro, decorazione e allestimenti. Da questa visione del proprio lavoro scaturisce anche la scelta della sede: un loft di 200 metri quadrati, ricavato da una ex-fabbrica ristrutturata situata in via Gressoney, nella zona Nord di Torino sulla cosidetta Spina 3, l’area che più di altre sta cambiando il suo volto grazie ad un massiccio intervento di riqualificazione urbana, tra i più imponenti d’Europa, a pochi passi da quello che è stato il quartier generale del Comitato Organizzatore di Torino 2008 World Design Capital. Una scelta non casuale per una professionista innamorata della propria città per tradizione familiare, fortemente convinta che sia importante testimoniare attraverso l’agire concreto la propria convinzione nelle potenzialità di sviluppo di Torino. Negli ampi spazi aperti del suo studio tutto è pensato per la libera circolazione delle idee, finalizzato al confronto. Non esistono muri – ad eccezione della sala riunioni – e oggetti prodotti anche da altri designer vengono esposti in una sorta di show room permanente.

Valentina Farassino

Designer trentottenne torinese, all’inizio della sua attività professionale si specializza in restauro, collaborando con lo Studio Rava e lo Studio Gioia. Nel 2005, fonda lo studio Cub8 ice designers che si occupa di progettazione e design e realizza la zona lounge Casa America per le Olimpiadi di Torino 2006, specializzandosi sia nella progettazione di allestimenti, lavorando per Mercedes, Fiat, Acqua Sant’Anna, VISA, Ariston; sia nella realizzazione di veri e propri prodotti industriali, come il vaso trasparente da giardino “Vas8”, la scrivania “Favolo” e il segnalibro “Dov’ero?”. In questo periodo realizza anche l’allestimento di alcuni dei locali più “cool” della città, dal Fluido al Diamond, da Ham&You a Spazio 211. Nel 2009 decide di dar vita ad una nuove attività, caratterizzata da un network di professionisti in grado di ampliare il ventaglio delle attività e di fornire un servizio altamente professionale: Vfrì.

di Cinzia Modena