Da Farina 00 a James Tont

Febbraio 29, 2004 in 006 da Redazione

Fabrizio FontanaDomenica 22 febbraio 2004.

Il “popolo” dei Ragazzi del 2006 è radunato al Teatro Colosseo per la presentazione del progetto di volontariato olimpico “Noi 2006”.

Per l’occasione si sono esibiti Fabrizio Fontana e le Tutine, tra i più famosi protagonisti di “Zelig“.

Prima dell’inizio dello spettacolo riusciamo ad intervistare Fontana. Lo incontriamo proprio sul palco, dietro ad un sipario ancora chiuso che nasconde, tra l’altro, alcuni ragazzi-ballerini del 2006 in attesa di esibirsi con una coreografia che sarà la sigla iniziale dello show.

L’agente segreto James Tont non sa di avere a che fare con dei colleghi (agenti anche noi, ma senza segreti), che lo metteranno alla prova con le loro domande, curiosi di sapere se “le sa davvero tutte”.

Visto che siamo colleghi, iniziamo parlando proprio di James Tont: da cosa nasce l’idea della parodia di un agente segreto?

“Volevo un personaggio che mi permettesse di vivere delle avventure, quindi ho pensato ad un supereroe oppure un agente segreto. Alla fine ho scelto l’agente segreto. Non poteva però essere quello vincente, alla “Sean Connery” insomma, ma doveva essere lo sfigato, quindi James “TONT”!

Il fatto che due dei tuoi personaggi, il concorrente dei quiz e Tont, siano diventati dei veri e propri tormentoni può essere un limite che impedisce di far emergere altri personaggi? E’ un problema questo per un cabarettista?

“Dipende dalla strategia artistica alla quale punti. Le metodiche televisive ti portano a riassumere tutto in un tormentone. Non è, a mio avviso, un limite; anzi, il fatto di rimanere impresso nelle menti del pubblico è molto importante, poi sta a me dimostrare quel che so fare sul palco di un teatro, come stasera. E poi, pensa a fare un personaggio che non abbia un tormentone ripetitivo. Non te lo ricorderesti neanche!”

Nel creare i tuoi personaggi preferisci imitare, mettere in parodia qualcosa che vedi intorno a te, o inventare dal nulla?

“Di solito li creo dal nulla, però solo tecnicamente: se per esempio avessi chiamato James Tont “agente Farina 00″ – che era il suo primo nome – è chiaro che, soprattutto in tv, sarebbe rimasto meno impresso della parodia di un personaggio conosciuto da tutti come James Bond.”

Cosa guadagna e cosa perde il cabaret con la televisione?

“La tv dà un piccolo aperitivo per capire cosa sia il cabaret. Una volta, quando ho iniziato io, il cabaret si vedeva solo nei locali, adesso riempiamo i teatri e questo lo dobbiamo soprattutto alla popolarità che ci dà la televisione. E’ vero, però, che c’è tanta inflazione di comicità. Stanno nascendo tantissime trasmissioni comiche. La differenza la fa comunque la qualità.”

Preferisci il teatro o la televisione?

“Teatro, sempre, tutta la vita. Al massimo in TV mi piacerebbe fare delle sitcom o dei veri e propri “lunghi scatch”, come quelli che facevano Tognazzi e Vianello 30 ani fa. La televisione ti obbliga a rispettare tempi fissi. Noi facciamo quattro minuti a pezzo, non un minuto di più né uno di meno. L’altra sera ne ho fatto uno di sei e me l’hanno tagliato!”

Parlando invece di olimpiadi… Tu sei un appassionato di sport? Ne pratichi qualcuno? Verrai a Torino nel 2006?

“Mi piacerebbe venire nel 2006. E’ un evento importante e mi piacerebbe parteciparvi. Gioco a calcio, ho anche segnato a San Siro al Derby del Cuore –gol andiaaaamo!- e poi scio. Presto avrò una serata a Bardonecchia e penso di cogliere l’occasione per fare qualche discesa”.

Se james tont fosse un atleta che sport sceglierebbe?

“Potrebbe fare lo sciatore – scenderebbe a uovo, con la testa di Claudio Bisio – oppure bob, con un tizio americano sopra che scivola di mento, tipo Ridge, oppure il salto di faccia, senza gli scii…”

Visto che le sai tutte..Ti sottoponiamo a un rapido quiz:

Hai un metodo per fare ricrescere i capelli a Bisio?

“Lo dirò forse nelle prossime puntate di Zelig, sapendole tutte, però, so dirti qual è il remake di un film che ha fatto Claudio Bisio: “Mamma ho perso i capelli”!”

Quante medaglie vincerà l’Italia alle olimpiadi?

“In percentuale direi tre su dieci… realistico, le so tutte.”

Per concludere una domanda da un milione di dollari: Hunziker o Incontrada?

“Perché limitarsi? Tutte e due e allegriaaa!”

di agente Marco Lombardo