Cota e Ghigo: “Il Piemonte cresce”

Gennaio 6, 2003 in Attualità da Claris & Momy

Secondo uno schema collaudato, si sono svolte nei giorni scorsi le tradizionali conferenze di fine anno della Regione Piemonte (Consiglio e Giunta), al fine di tracciare un bilancio del 2002 e spiegare le linee guida per l’anno in corso.

L’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte: bilancio di un anno

L’accoglienza che il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Roberto Cota offre ai giornalisti, in occasione della conferenza di fine anno, nelle rinnovate sale di Palazzo Lascaris, è di quelle che lusingano… In effetti non è difficile lodare un personaggio che, nella prima metà di questa VII legislatura, si è distinto per correttezza e garbo, riuscendo nell’impresa, quasi storica, di far rieleggere in toto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale all’appuntamento di metà legislatura.

Dalle sue parole traspare da un lato la soddisfazione per aver ottenuto questo risultato, dall’altro una forte preoccupazione per il momento critico in cui versa il Piemonte. Inutile nasconderlo, la crisi Fiat si trascina dietro quella più vasta dell’indotto legato al settore automotive, facendo perdere alla nostra regione il legame Piemonte = Fiat.

Il 2003 dovrà essere, secondo l’avvocato Cota, l’anno dell’inizio della rinascita. Crearsi una nuova identità, puntare molto sull’opportunità che offre Torino 2006, crescere in settori che fino ad ora erano marginali, ecco le vie che si devono seguire per uscire dalla crisi.

Parlando dell’attività dell’Ufficio di Presidenza, Cota, e dopo di lui il vicepresidente Lido Riba e il consigliere segretario Marco Botta, si dichiarano soddisfatti dell’operato del 2002, anno difficile, visto la verifica di dicembre, che ha visto in primo piano le leggi sulla devolution, che di fatto conferiscono un’autonomia nuova e nuove responsabilità al Consiglio Regionale. Per questo motivo, prosegue Cota, sono necessarie delle modifiche regolamentari, per essere appieno nell’esercizio delle competenze quando queste leggi entreranno in vigore.

Infine, una domanda che il Presidente ha voluto rivolgersi: “è soddisfatto di com’è andato il consiglio quest’anno?”, e alla quale ha risposto così: “per certi versi sì, per altri un po’ meno, vorrei che ci fosse il giusto clima di scontro politico su argomenti che vedono, per le due fazioni, posizioni diverse, e più collaborazione per argomenti che prescindono dalle posizioni politiche”.

Il governo regionale: un anno di attività

Il Presidente della Regione, Enzo Ghigo, riconosce che il 2002 è stato uno degli anni più bui del suo governo, dallo scandalo Odasso alla crisi Fiat, ancor oggi sul tappeto, ma si dice fiducioso per il 2003, “con l´orgoglio tipico della nostra gente, potremo vedere la luce in fondo al tunnel”. E cita numeri interessanti, supportato dall’assessore all’industria Pichetto “gli occupati a livello regionale sono cresciuti di 24 mila unità, mentre l´indice dei senza lavoro è salito dal 4,8 al 5 per cento, ovvero di uno 0,2 per cento del tutto fisiologico” In effetti, in tempi di grave crisi per il maggior gruppo industriale piemontese (ed italiano!) questo è un dato veramente confortante.

Un’ulteriore spinta ad essere fiduciosi viene dalla dichiarazione dello stesso Ghigo di voler investire sulla ricerca (scientifica, in collaborazione col Politecnico, sanitaria e biomedica) e sulle grandi infrastrutture per puntare a migliorare il tasso di occupazione. “Una diversificazione che servirà ad attutire i contraccolpi della congiuntura negativa dell’auto”.

E’ toccato poi ai singoli assessori prendere la parla (unici assenti Caterina Ferrero, Giovanni Carlo Laratore e Giampiero Leo).

Il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, William Casoni, ha confermato che nei prossimi tre anni arriveranno in Piemonte circa 20 miliardi di euro (40 mila miliardi di lire), che sono partiti i cantieri per l´alta capacità ferroviaria fra Torino e Novara, che procede l´autostrada Asti-Cuneo (i primi lotti saranno percorribili a fine 2003) e che sarà possibile il completamento della Torino-Pinerolo e il quadruplicamento dell’ultimo tratto della Torino-Bardonecchia.

Per la Sanità, D’Ambrosio, si auspica di ridurre nel 2003 il disavanzo di bilancio, già molto contenuto (sotto i 100 mld. di lire) nel 2002; inoltre afferma che il Piemonte è all’avanguardia nel supporto ai malati psichiatrici e di AIDS, nonché nello sviluppo del sistema informatico sanitario.

Cavallera, in un anno di calamità assortite, ha parlato della sempre maggiore sensibilità verso le problematiche ambientali, dalle riviste leggi sui rifiuti e sull’energia alla valorizzazione dei prodotti tipici, alle manifestazioni di vetrina, il salone del vino su tutte.

Ottima gestione ambientale confermata da Vaglio, assessore alla montagna, che spiega come in Piemonte la superficie boschiva cresca dell’1% ogni anno e che gli investimenti siano in questi anni di legislatura di ben 1.200 mld, contro i mille della passata gestione.

Il nuovo entrato in giunta, nel recente rimpastino, ossia il rappresentante della Lega Nord Matteo Brigandì, ha parlato della crescente importanza dei corsi di formazione professionale, soprattutto in vista della necessaria riqualificazione dei lavoratori provenienti dalla Fiat.

Quindi, con Ettore Racchelli, grande soddisfazione per la creazione della ‘Cabina di regia per le Olimpiadi’, strumento rilevante per gestire i preparativi di Torino 2006.

Grande attenzione ai cittadini è stata espressa infine da Botta (soprattutto per l’assistenza a coloro che sono stati coinvolti nel fallimento di cooperative per l’acquisto della prima casa) e Cotto, che ha parlato dei vari progetti regionali per contrastare la povertà, assistere gli anziani e permettere ai disabili di condurre una vita il più possibile indipendente.

Relativamente all’indotto Fiat, secondo Pichetto, nei prossimi 12-15 mesi si raggiungerà il periodo più critico. “Se non interverrà il ministero delle Attività produttive siamo pronti a raddoppiare il contributo, aggiungendo altri 15 milioni di euro a sostegno del settore”.

di Claudio Arissone & Monica Mautino