Camolese riordina le idee

Dicembre 11, 2001 in Sport da Giovanni Rolle

Dopo la batosta subita contro l’Atalanta, il Toro e Camolese cercano di ricompattare morale ed idee in vista dell’importantissimo scontro salvezza di domenica prossima sul campo del Lecce. Quella contro i salentini è la prima tappa di un delicato trittico di confronti diretti con altre formazioni invischiate nella lotta per la retrocessione, che vedrà i granata successivamente impegnati due volte al Delle Alpi, nel recupero infrasettimanale del 19 contro il Parma e nell’ultima gara prima della sosta contro il Venezia.

A Lecce, Camolese non potrà avere a disposizione Bucci, al quale il cartellino rosso subito contro i bergamaschi è costato due turni di squalifica, ed Osmanovski, alle prese con un affaticamento muscolare. Toccherà così al giovane Sorrentino difendere la porta granata dagli attaccanti pugliesi, mentre in attacco il tecnico granata dovrebbe confermare la formula a due punte, nonostante la deeludente prestazione offerta da Lucarelli contro l’Atalanta.

Martedì, alla ripresa degli allenamenti, Camolese ha risposto alle critiche mosse alla squadra dal patron Cimminelli, secondo il quale contro l’Atalanta il Toro sarebbe mancato sia sul piano del gioco che su quello degli attributi. Un’analisi che viene condivisa solo parzialmente dal tecnico: “E’ normale che dopo un risultato negativo ci sia della delusione. Dovendo fare un bilancio, a mente fredda, direi che sul piano del gioco la squadra è mancata soltanto dopo aver subito il gol del pareggio allo scadere del primo tempo, in un momento bruttissimo psicologicamente, e per giunta in occasione della prima distrazione difensiva. Nel secondo tempo abbiamo giocato più con il cuore che con la razionalità, al contrario di quanto eravamo riusciti a fare contro il Verona”.

Il tecnico granata ha voluto inoltre spezzare una lancia in favore di Scarchilli e Lucarelli, criticatissimo dopo il match di domenica scorsa: “Si fa troppo parlare sul rendimento di Lucarelli. Contro il Milan mi sembra che tutti erano contenti. Senza considerare il fatto che si sta sacrificando molto anche in fase di contenimento, mi sembra che anche come gol segnati sia pienamente in media con quanto ha fatto nella passate stagioni. Alla fine del campionato sono convinto che avrà fatto i suoi gol come negli altri anni. Per quanto riguarda Scarchilli, è normale che un giocatore che arriva da un lungo infortunio necessiti di una fase di rodaggio per riconquistare appieno la condizione. Domenica non è stato comunque impiegato a discapito di altri, ma perché ho ritenuto che le sue caratteristiche fossero adatte al contesto della partita”.

Per le gare che verranno, Camolese vorrebbe una squadra meno legata all’estro del suo capitano, pur negando l’ipotesi di un Toro Asta-dipendente: “Può anche essere naturale che i giocatori cerchino istintivamente le soluzioni che appaiono più favorevoli. Nelle vittorie contro Milan e Verona l’apporto di Antonino è stato determinante, ma una squadra vince quando tutti mettono la loro parte, compresi quei giocatori che fanno un lavoro più oscuro. Contro l’Atalanta è capitato spesso che i loro difensori raddoppiassero su di Asta, per questo nelle prossime partite sarà importante aumentare la circolazione di palla con dei rapidi cambi di gioco”.

Nonostante la delusione per la sconfitta di domenica, Cimminelli continua a credere nel decimo posto. Un obiettivo che non viene considerato un miraggio dallo stesso Camolese: “Anche se il nostro traguardo di base resta sempre la salvezza, facciamo parte di quella larga fascia, che comprende almeno otto o nove squadre, sospesa a metà tra la lotta per non retrocedere e la possibilità di un piazzamento Uefa. Alla fine del campionato sono convinto che la forbice tra chi arriverà all’ottavo posto e chi finirà quartultimo o terzultimo non sarà superiore ai quattro punti”.

di Giovanni Rolle