Camolese: il Toro può battere chiunque

Febbraio 19, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Il Torino domenica scorsa ha conquistato tre punti importantissimi per la classifica a Parma, ma alla partita del Tardini ormai non ci pensa più nessuno. Nel capoluogo piemontese si respira infatti già a pieni polmoni aria di derby e lo si capisce anche dalle domande poste a Camolese nella conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio dall’allenatore granata in occasione del primo allenamento settimanale, nessuna delle quale era riferita alla partita vinta contro gli emiliani.

Camolese, che cosa c’è alla base di questo exploit in classifica?

La nostra classifica è figlia di un normale processo di approfondimento che ha cambiato le caratteristiche di questa squadra. Senza dimenticare che sono cambiati anche alcuni giocatori, non solo rispetto alla scorsa stagione ma anche alla prima parte del campionato.

Un processo di approfondimento che la ha portata perfino a rinnegare il prediletto modulo 3-4-1-2 con cui il Torino si impose nel campionato cadetto?

Ogni sistema di gioco ha le sue peculiarità. Tuttavia, nel mettere in campo una squadra non parto mai dai moduli ma dalle caratteristiche dei giocatori.

A che punto è l’intesa tra i due attaccanti?

Marco e Cristiano sono due giocatori che negli anni passati erano abituati a fare reparto da soli. In questo momento stanno giocando insieme e devo dire che mi piace molto come si stanno sacrificando l’uno per l’altro. Naturalmente dovranno ancora lavorare per migliorare l’intesa.

Un contributo forse lo stanno dando anche quei giocatori, come Venturin, Paoletti e Lopez, che ogni domenica devono accomodarsi in tribuna?

Senza forse. E’ facile essere professionisti quando le cose vanno bene mentre è molto più difficile, e per questo più meritevole, quando si è costretti a stare a casa in concomitanza delle partite. Sotto questo aspetto, questi quindici mesi e passa che ho trascorso alla guida del Torino non mi hanno cambiato molto, perché in ogni partita mi è sempre molto difficile fare questo tipo di scelte.

Come sta vivendo questa settimana pre-derby?

Credo che sia l’unica settimana dove i giocatori non hanno bisogno di stimoli particolari. L’importante sarà lavorare molto e chiacchierare poco. Per il resto andremo ad affrontare una delle squadre più forti del mondo, che sta primeggiando in tutte le competizioni nelle quali è impegnata.

Quanto è stato importante il 3-3 dell’andata per il proseguimento di campionato del Torino?

Il derby di andata è stata una tappa fondamentale per il nostro campionato, perché è stato proprio in quella partita che i ragazzi hanno preso piena consapevolezza dei propri mezzi.

Avverte già la tensione della stracittadina?

Non mi sento particolarmente sotto pressione rispetto alle altre partite. L’aspetto che mi piace di più di questo derby è che entrambe le squadre si presentano a questo appuntamento in buone condizioni. Infatti, sia noi che i bianconeri, seppure per vie diverse e con obiettivi differenti, abbiamo avuto un processo di maturazione rispetto alla gara di andata. Un altro aspetto importante è che dopo diversi anni questa partita avrà di nuovo una buona cornice di pubblico.

Ha fatto un voto particolare per una vittoria nel derby?

Per il momento no, anche perché preferisco restare con i piedi per terra. Credo che sia importante capire che la classifica è ancora provvisoria e che le squadre che stanno dietro non molleranno fino alla fine. Soltanto dopo aver ottenuto la salvezza potremo pensare a prenderci qualche soddisfazione.

Buone notizie intanto per Marco Ferrante. L’ecografia di controllo a cui l’attaccante è stato sottoposto non ha evidenziato lesioni muscolari alla coscia contusa. Ieri sia Ferrante che Scarchilli si sono allenati precauzionalmente a parte ma entrambi dovrebbero essere regolarmente in campo contro la Juventus. L’unico granata costretto a saltare il derby, oltre allo squalificato Castellini, sarà l’uruguaiano Franco.

Oggi pomeriggio sarà la volta del derby Primavera. Toro e Juve si affrontano alle 14,30 al Ruffini nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. All’andata si imposero i granata per 2-1.

di Giovanni Rolle