Boop Sisters: ad Ascona il sogno si realizza

Giugno 29, 2007 in Musica da Claris

Ascona 2007Il JazzAscona festival è in pieno fermento e questa notte tutti aspettano l’esibizione, dalle 22.00 in poi, della band di Paolo Tomelleri, arricchita di presenze di spicco assoluto, quali Red Holloway al sax, Leroy Jones alla tromba, Rossano Sportiello al piano, John Allred al trombone, che ne fanno in pratica la selezione dei migliori artisti presenti quest’anno sul lungolago. Accanto alle star acclamate in tutto il mondo, però, Ascona, come tutti i festival, permette di scoprire storie curiose del genere ‘Saranno famosi’. Un esempio? Le Boop Sisters, tre ragazze italiane che nei giorni scorsi hanno attirato un pubblico infervorato e divertito alle loro esibizioni, tanto che la viabilità davanti ai palchi era praticamente impossibile.

Il loro swing nasce da un progetto ben preciso e raro, ideato da Francesca Biagi, che nasconde un retroscena splendido. Francesca nell’estate 2000 era al 16° festival di Ascona in qualità di spettatrice e, entusiasmata dalle performance di Rebecca Kilgore, Dan Barrett e altri, decise di fondare un gruppo vocale suo e solo femminile che riproducesse le atmosfere jazz degli anni ’30.

Francesca, come hai concretizzato il tuo sogno nel cassetto?

Tornata a casa, mi sono mossa in due direzioni. Ho messo degli annunci nelle scuole di musica per formare il mio gruppo ai quali tra le altre ha risposto Alessia [Piermarini] e ho iniziato a documentarmi sulla storia del jazz per scegliere una strada. Il seguito è la nascita della nostra band.

E il vostro nome da dove deriva?

Io, Alessia e Giò Giò [Rapattoni], quest’ultima presentatami da un amico in comune, abbiamo deciso di chiamarci Boop Sisters in onore di Betty Boop, la celebre protagonista di uno storico fumetto americano degli anni ’30, e ci ispiriamo alle Boswell Sisters, tre sorelle bianche (Connie, Vet e Martha) cresciute a New Orleans negli anni ’30 pioniere del genere vocale. I loro genitori le avevano iscritte al conservatorio, ma presto lasciarono la musica classica e si misero a cantare brani di jazz nero e vennero affiancate nella loro brillante carriera da grandi jazzisti, quali i Dorsey Brothers, Bing Crosby, Joe Venuti e Eddie Lang.

Quindi il repertorio…

Noi proponiamo molti classici del jazz degli anni ’20 – ’30, in particolare il repertorio delle Boswell, a volte leggermente riarrangiati con un pizzico di originalità, ma rimanendo rigorose nelle linee guida musicali principali. Qualche brano sconfina nel blues e nel gospel. Inseriamo inoltre nei nostri spettacoli degli spunti personali e qualche piccolo gioco, come la ballata degli Aristogatti, o qualche pezzo francese.

Il pubblico di Ascona ha risposto in modo caloroso e con presenze massicce ai vostri concerti.

Sì, siamo soddisfatte dell’affluenza, dell’entusiasmo e anche delle vendite dei CD. E’ molto appagante vedere il pubblico che si emoziona, che si muove a ritmo: significa che lo divertiamo e stiamo facendo bene il nostro lavoro. Quella di Ascona per noi è una vetrina importantissima… chissà che non ci scappi qualche collaborazione con artisti americani e la possibilità di esibirci oltre oceano! Il nostro bilancio in genere è positivo: dalla partecipazione nel 2005 alla trasmissione di Renzo Arbore ‘Speciale per me’ in poi, siamo in crescita costante tanto che è uscito da poco “Bibidi Bobidi Boop!”,il nostro secondo disco (il primo 4 anni fa era autoprodotto) per Alfamusic. In questo CD ci sono molti ospiti, da Lino Patruno a Renzo Arbore, dal violino all’armonica, dal clarinetto alla voce di una bimba. E gli arrangiamenti sono del bravissimo Davide Vaccari. Anche questa stagione estiva, iniziata a Ferrara, proseguita a Stresa e qua ad Ascona e che ci vedrà presto impegnate a Roma, è ricca di soddisfazioni.

Vi divertite insieme?

Quando abbiamo fondato il nostro sodalizio, pur vivendo e suonando già tutte a Roma, non ci conoscevamo, però si è subito creato uno spirito comune forte e se non ci siamo stancate finora… Scherzi a parte, abbiamo un’ottima intesa musicale, siamo tutte allegre e ci incastriamo molto bene nelle nostre diversità!

E’ difficile essere donne nel jazz?

No, noi siamo superiori! [la risata è di rito, n.d.a.]. Battute a parte, secondo noi conta soprattutto la qualità della musica, anzi, poi, a volte la presenza scenica femminile può avere dei vantaggi…

Incuriositi? E ci mancherebbe, perché Francesca, Alessia e Giò Giò sono musicalmente molto preparate ed inoltre hanno ironia, simpatia, eleganza ed energia (oltre che swing!) da vendere: ascoltarle insomma è un vero piacere.

Boop Sisters

Francesca Biagi voc/kazoo

Alessia Piermarini voc

Giò Giò Rapattoni voc

Alessandro Russo g

Silvia Manco/Alessandro Bonanno p

Guido Giacomini b

Carlo Battisti/ Gianluca Perasole dr

di Claudio Arissone