Boldini: ritrattista della Belle Epoque

Maggio 31, 2005 in Medley da Cinzia Modena

BoldiniA volte ci sono dei colpi di fulmine, e come tali colpiscono a ciel sereno, sia che ci sia luce o la luna in una notte buia e silenziosa. Delle volte un pieghevole preso distrattamente senza perché ed ammucchiato tra i tanti, rimane in mano nel momento in cui si archivia, elegante espressione per esprimere l’azione di cestinare carta inutile, con l’obiettivo di ricreare un simil ordine su una scrivania caotica.

Un nome, Giovanni Boldini, e quattro immagini esemplificatrici della sua opera. Poco è bastato per fermare nella testa questo autore, pittore, e cercare quasi con frenesia notizie sulla sua opera.

Giovanni Boldini (“Zanin” per gli amici più stretti) è nato a Ferrara nel 1842, figlio d’arte è stato “instradato dal padre pittore e restauratore. Nel 1862 lascia la città natia per Firenze e frequenta l’ambiente culturale dei Macchiaioli (il caffè Michelangelo). Prima di stabilirsi a Parigi nel 1871 ed affermarsi come ritrattista, ha conosciuto le opere di Courbet, Manet, Degas e Sisley e vissuto anche a Londra.

“Master of Swish”, così intitolò nel 1933 il Time Magazine (April 3, 1933, p. 28-29) che tracciò un breve profilo di questo artista:

Born in Ferrara in 1842, he grew up to be a little fellow (half an inch too short for military service), with a mincing manner and a domelike forehead. He abhorred Bohemianism, was always perfectly frank in his love of rich food, fine clothes, beautiful women. His career took him first to Florence, then London, then Paris. Ever since the Salon of 1875 his steady succession of portraits and mistresses had been gaining fame but it was not until the turn of the century that Boldini entered his Grand Period. He was pre-eminently the artist of the Edwardian era, of the pompadour, the champagne supper and the ribbon-trimmed chemise.

Boldini1Come ricorda il sito dedicato a John Singer, il “John Singer Sargent Virtual Gallery” (artista americano dalla storia un po’ singolare: nato a Firenze da genitori americani, ha viaggiato moltissimo per l’Europa. Artista formatosi in Francia, è stato uno dei più acclamati ritrattisti del suo tempo, anche se ha riposto moltissima attenzione ai paesaggi, ai colori ad acqua ed alla “public art”).

www.jssgallery.org/Other_Artists/Boldini_Giovanni/Giovanni_Boldini.htm

La sua vita è riflessa nelle sue opere. Con molta grazia ha creato un intreccio tra visioni e vissuti insieme al suo stile di vita ed agli ambienti frequentati. I soggetti ritratti, il teatro ed i cavalli, le folle in movimento nella grande città, i ritratti di signore e gentiluomini dell’alta borghesia, sono immortalati sulle tele con pennellate veloci, che regalano una sensazione di dinamicità oppure di fugacità del tempo e dell’attimo vissuto.

Il suo nome è legato soprattutto alle donne. L’ideale femminile che ha creato nei suoi colori regala una donna dall’immagine molto raffinata e di una sensuale bellezza. Il suo modo di ritrarre attirava le dame più affascinanti del tempo, che facevano a gara nel posare per lui, sicure di essere rese immortali dal suo pennello e dal suo tratto.

Boldini3La sua fama di ritrattista della Belle Epoque ha per un certo tempo offuscato la creatività geniale di Boldini in senso più lato, che si è espressa ad esempio in opere più paesaggistiche o ritraenti momenti di vita cittadina. Tra queste opere vanno ricordati gli affreschi ed i dipinti che adornano Villa ‘La Falconiera’, vicino a Pistoia, e che l’artista ha realizzato intorno al 1870 all’età di 28 (prima che si stabilisse in Francia). Un gran merito che gli va riconosciuto è quello di esser riuscito a mutare il suo linguaggio macchiaiolo degli inizi, dagli esiti originali e sorprendenti per qualità, per aderire alla pittura à la mode condizionata dalle esigenze dei ricchi collezionisti francesi e americani che avevano il loro riferimento nel potente mercante d’arte Goupil – passaggio che gli ha permesso di diventare celebre a livello internazionale.

Boldini è morto a Parigi nel 1931. In Italia, in suo onore, Ferrara ospita il “Museo Giovanni Boldini”, in cui possibile ritrovare tanto opere ritrattistiche giovanili quanto quelle del periodo della maturità più conosciute ed affermate. Non mancano il suo autoritratto, opere simbolo della sua produzione ed oggetti personali del pittore.

Boldini2Una retrospettiva a lui dedicata è attualmente ospitata a Padova, presso la Fondazione Palazzo Zabarella ed è stata prorogata fino al 12 giugno.

Sono presenti circa centoventi opere di Boldini provenienti da musei (Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Capodimonte a Napoli, Musée d’Orsay di Parigi, Metropolitan Museum di New York, Philadelphia Museum) e collezioni private europee e americane.

Si tratta dei capolavori più significativi delle diverse fasi che hanno caratterizzato la formazione ed affermazione del pittore sulla scena europea ed internazionale (dalla giovinezza legata a Firenze ed ai Macchiaioli, alla maturità vissuta in Francia e tra viaggi in Italia – soprattutto Venezia, in America o a Londra).

Riferimenti:

Museo Giovanni Boldini

Palazzo Massari – Corso Porta Mare, 9. Ferrara.

tel. 0532 244949 / 0532 206914

Boldini a Palazzo Zabarella, Padova

15 Gennaio – 12 Giugno 2005

Palazzo Zabarella – via San Francesco 27 – Padova

Tel. 049 8753100 – fax 049 8752959

mail: [email protected]

Ingresso:

intero 10 euro,

ridotto speciale 8 euro (gruppi da 10 a 25 persone; oltre i 65 anni d’età; soci TouringClub; biglietto ferroviario con destinazione Padova),

ridotto di legge 5 euro (ragazzi dai 6 ai 18 anni e studenti fino ai 27 anni; PadovaCard),

ingresso gratuito ai bambini sotto i 6 anni.

La Belle Époque dipinta da Boldini, Roma

23 giugno – 25 settembre 2005

Galleria Nazionale d’Arte Moderna – viale delle Belle Arti, 131 – 00196 Roma

Orario: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19.30

Informazioni 06-32298221 (infoline)

Ingresso: Museo + mostra € 9

di Cinzia Modena