Bocca di rosa

Febbraio 15, 2001 in Spettacoli da Momy

Dopo il successo di pubblico ottenuto nelle prime due serate, si conclude oggi pomeriggio al Tangram Teatro l’omaggio al cantautore genovese Fabrizio de Andrè. Si tratta di un incontro con il pubblico in forma di recital che da ormai due anni segue un percorso in continua evoluzione, un’occasione per condividere ricordi lontani ed emozioni, che sono anche lo specchio di una troppo spesso dimenticata coscienza sociale.

Canzoni naturalmente, ma non solo: letture di testimonianze e brani recitati vogliono far ricordare chi per primo ha saputo dare una voce, poetica e forte, al mondo dei vinti. La voce che condurrà gli spettatori in un delicato viaggio nel tempo per ricordare un artista che ha sicuramente lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana è quella di Bruno Maria Ferraro.

Bocca di rosa, Marinella, Tito e tantissimi altri personaggi del mondo degli emarginati, dei vinti, ci sono divenuti familiari, acquistando almeno nel nostro immaginario la dignità dell’esistere.

Con De André è scomparso qualcuno che a tutti sembrava di conoscere, un amico discreto che ha accompagnato le nostre riflessioni, che ci ha regalato preziosi momenti di poesia. Un personaggio scomodo ai più: agli inizi della sua carriera, radio e TV non trasmettevano le sue canzoni, considerate “scomode” solo perché nel profondo rispecchiavano i malanni di una nazione in piena crisi sessantottina.

I suoi dischi sono stati definiti una “finezza da liceali”, un qualcosa di strano e affascinante, un misto di musica antica, protesta più o meno velata, riferimenti dotti e demistificazione totale.

Chi non si è soffermato su canzoni come “Il testamento”, nel quale de Andrè scherzava con la morte, o “La guerra di Piero”, canzone antimilitarista e pacifista per eccellenza?

Chiunque abbia ascoltato un album o anche solo un brano dell’immenso repertorio di questo straordinario artista, non può non essere rimasto colpito dai suoi testi. C’è chi lo ama, c’è chi lo odia, ma nessuno può restargli indifferente.

Le sue canzoni più famose, da “Il pescatore” a “Don Raffaè”, da “Carlo Martello” a “La città vecchia”, hanno accompagnato molte serate passate con gli amici a cantare strimpellando a casaccio una chitarra scordata.

Ebbene, oggi potete rivivere quei momenti, cantare e immedesimarvi in meravigliosi affreschi umani, trasportati da una poesia semplice ed essenziale, in grado di raggiungere sicuramente tutti voi.

“F.D.A. Bocca di rosa e altre storie…”, omaggio a Fabrizio de Andrè

Luogo: Tangram Teatro – via Don Orione, 5 – 10141 Torino

Informazioni e prenotazioni: tel. 011.338.698

Ora inizio spettacoli: 26 – 27 gennaio ore 21; 28 gennaio ore 16,30 

di Monica Mautino