Baal: ballata dell’amore cinico

Marzo 14, 2003 in Spettacoli da Stefania Martini

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“Ballata dell’amore cinico” è il sottotitolo che Valeriano Gialli, regista ed interprete dello spettacolo, ha voluto dare alla seconda versione tratta dal poco rappresentato (per la complessità della trama) dramma di Brecht. Questa edizione teatrale è il naturale sviluppo del primo studio presentato al Festival delle Colline Torinesi nel 1999, dove fu accolto con grande interesse.

Peculiarità dello spettacolo è che i dialoghi sono stati scomposti in una ballata musicale dove tutte le parole sono di Brecht, lo scenario è semplice e prevale il tema del rapporto di Baal con la donna. Il Baal di Valeriano Gialli si annuncia come uno spettacolo musicale, una commistione di danza recitazione e canto, una ballata beffarda di incontri amorosi, dove la donna è disprezzata e distrutta, in una sorta di rozzo e ridicolo rito tragico, emozionato e ironico.

Scritto da un giovanissimo Brecht, è un’opera estremamente attuale, nella quale si discerne l’avvento di un’epoca in cui i valori più positivi dello spirito declinano e ascendono il cinismo e il desiderio immediato di soddisfare il proprio piacere.

Baal è il nome del protagonista, uno spregiudicato e cinico cantante di cabaret, senza remore morali di sorta, che insegue la sua felicità, a qualsiasi costo. E la vita gli appare splendida nella fusione dei sensi con una natura ribollente di odori, colori, sapori, sesso. Baal esalta il proprio desiderio sensitivo, anche a costo di dimenticare ogni pietà, e con un segreto piacere per la distruzione del mondo … Diventa così simbolo del cinismo, e Baal è cinico, con i più deboli, che nel suo caso sono le donne.

Baal ama le donne, beve vino e parla poeticamente. Baal disprezza le donne, beve vino e canta. Baal se ne frega del destino delle donne sedotte e guarda i cieli nuvolosi e chiari, con un segreto piacere per la distruzione del mondo. E’ affascinante perché è liricamente istintivo e candidamente animalesco: i suoi sensi assorbono donne e vino, nuvole e cieli, l’odore dei boschi, degli alberi, dei fiumi.E’ felice e cinico Baal, e uccide la sua anima buona.

Il destino però, ad un certo punto, si rovescia: Baal è solo e abbandonato da tutti, e muore sotto un cielo stellato, ma del tutto indifferente.

Valeriano Gialli interpreta un Baal insopportabile, primitivo ma che forse ha un’umanità più complessa, sfuggente a moralismi stabiliti. Sul palcoscenico, accanto a lui, recita un folto gruppo di giovani interpreti: Paola Colonna, Giulia Troiano, Raffaella Tomellini, Eloisa Perone, Manuela Serra, PaoloDdata-Blin, Pierpaolo Congiu, Tony D’Agruma, Marco Lucia.

Baal

Dal 14 al 16 Marzo, ore 20.45.

Teatro Juvarra, via Juvarra 15 – Torino.

Tel. 011/ 540675 – Fax 011/5175084.

di Stefania Martini