AMMMERICA – Atto terzo

Giugno 7, 2011 in Viaggi e Turismo da Meno Pelnaso

Sto andando in America.

Sono incastrato in un sedile per nani da giardino tra un uomo che assomiglia ad un cacciatore d’elefanti, che sonnecchia tranquillamente, e uno che sembra un maniaco sessuale.

Il maniaco per ora ascolta musica Rap agitandosi nel suo sedile, tenuto a bada dal mio gomito, bevendo vodka con acqua tonica.

Passano dieci minuti e lui si è già scolato il bicchiere di vodka.

Passa la hostess e lui, proiettandosi verso il corridoio quasi travolgendomi, sproloquia nel suo idioma qualche cosa per attirare l’attenzione della ragazza.

Lei si ferma e mi guarda preoccupata.

Faccio spallucce, non voglio che pensi che sia in qualche modo legato a me!

Di nuovo un penoso scambio di battute in tutte le lingue del mondo e poi lui fa cenno di riempirgli ancora il bicchiere.

Questa volta il viso della ragazza è di sufficienza, misto a pena.

Il bicchiere viene riempito e lui torna a sedersi composto ad ascoltare Rap e a sorseggiare vodka.

La musica lo fa eccitare e il ballonzolamento comincia ad assomigliare a convulsioni.

Sto guardando preoccupato il bicchiere sul tavolino.

Lui giocherella con la custodia degli occhiali che ha posato a fianco, mentre guarda fuori dal finestrino.

Qualche cosa mi dice che la situazione sta precipitando.

Sposto il cuscino che avevo in grembo sulla gamba sinistra …

… appena in tempo!

Un movimento inconsulto della custodia degli occhiali ed il bicchiere si rovescia sul cuscino e mi bagna parte dei jeans.

Lo fulmino!

Dove ho lasciato il disintegratore molecolare???

AH, già, non si può portare sugli aerei che vanno in America!

Nonostante tutto ha reagito rapidamente fermando il bicchiere ed evitando che si rovesciasse completamente.

Ora puzzerò di vodka come un ubriacone.

Mi asciugo con la coperta.

Lui sembra proprio dispiaciuto.

A me non me ne frega niente se lui è dispiaciuto, …

… se si mettesse le mani …



… se sta fermo è meglio!

Credo che capisca la situazione e si rimette composto e fermo ad ascoltare musica.

Altri dieci minuti …

… il bicchiere è nuovamente vuoto!

Almeno ora non può più rovesciarmelo sui pantaloni.

Passa ancora la hostess e lui, vedendo il mio sguardo bellicoso si blocca sul sedile, ma urla:

“VODKA … YES VODKA … PLIIIS!”

MAPPORCOCANE!!! … c’avrei giurato!!!

Lei lo guarda e sembra chiedermi cosa penso.

Ne approfitto e le dico in inglese che forse era meglio non assecondarlo troppo.

Lei mi sorride e gli fa capire che la vodka è finita.

Lui col broncio si risiede, brontolando nella sua lingua incomprensibile

Per un po’ forse starà tranquillo.

Arriva la pappa …

… il maniaco capisce cosa sta per succedere ad inizia ad agitarsi …

… questo non è un “viaggetto” … È un incubo!

Affettuosamente Vostro

Meno Pelnaso

di Meno Pelnaso