Albee al Giacosa

Aprile 8, 2001 in Spettacoli da Claris

17133(1)Si chiude questa sera la stagione di “appuntamenti con la prosa” del teatro Giacosa; l’ultima programmazione spetta ad “Un equilibrio delicato” di Edward Albee. Masolino d’Amico, che è traduttore per questo nuovo allestimento di Mario Missiroli, ha scritto: “Anche qui c’è una famiglia benestante di sessantenni, marito, moglie, sorella alcolizzata di quest’ultima, poi una figlia reduce dal terzo divorzio, che si dice spiacevolezze, ma i battibecchi vengono accantonati in seguito all’arrivo di una coppia di vecchi amici che come se niente fosse chiedono asilo, dicendo solo di essere in preda a un misterioso terrore. Sottili inquietudini, analisi dei rapporti (che cos’è l’amicizia? a che serve la famiglia?), ma soprattutto grandi occasioni per attori”.

Il diretto coinvolgimento di D’Amico aiuta a focalizzare i temi principali della serata. E’ giusto che i genitori vengano messi da parte e poi considerati nuovamente importanti secondo le vicende personali dei figli adulti? E lo stesso dicasi per gli amici? E’ proprio questo il ciclo della vita, senza spazi per un mondo meno cinico e sempre più equo?

Commedia per grandi attori, Un equilibrio delicato è un testo austero e ironico, scintillante e profondo ben interpretato da Valeria Moriconi, Franco Graziosi, Milena Vukotic, Pino Colizzi, Elisabetta Piccolomini e Barbara Mautino.

L’opera di Edward Albee può essere letta come un attacco ai valori della società americana e una riflessione amareggiata sul destino dell’uomo contemporaneo, adesso come all’epoca della sua stesura (1966). Lo stesso si può affermare per le altre opere, Chi ha paura di Virginia Woolf? (1962), Tre donne alte (1991): titoli che collocano Albee tra i maestri del teatro americano del Novecento, accanto a Tennessee Williams e Arthur Miller.

Quando “Un equilibrio delicato” debuttò a New York nel 1966, apparve come un momento di pausa e riflessione da parte dell’autore nei confronti del suo percorso poetico, un momento quasi rassicurante, con il suo ambiente borghese suburbano, il conflitto perfettamente intelligibile. La commedia, invece, rivela strati molto più numerosi e complessi di quanto possa apparire in prima istanza. Il conflitto tra i personaggi è intenso e la costruzione dello spettacolo segue un ritmo quasi da opera religiosa, con tre quadri successivi in cui si rispecchiano la passione, la discesa agli inferi e la resurrezione.

“Agnes e Tobia vivono, appunto, in un equilibrio delicato. La primissima battuta della donna è un campanello d’allarme: pur in tono giocoso, ella esprime il proprio timore di poter addirittura perdere la ragione. Col tempo apprenderemo che Agnes e Tobia, non diversamente da George e Martha di “Virginia Woolf”, hanno parecchi scheletri nell’armadio, a partire da un figlio morto, il dolore per la cui scomparsa li allontanò invece di avvicinarli. Agnes e Tobia hanno anche una figlia adulta e inquieta, che passa da un’esperienza matrimoniale all’altra e torna a casa a riversare sui genitori la propria infelicità. E poi c’è Claire, sorella di Agnes, nubile e a suo modo trasgressiva, che nel passato potrebbe aver avuto una storia sia con Tobia sia con l’amico di Tobia, Harry. Claire, il cui nome forse allude alla lucidità con cui vede le situazioni. Brillante e disperata, è tra i personaggi femminili più accattivanti di Albee, non a caso recentemente interpretato a Londra da Maggie Smith. Nella memorabile prima edizione italiana diretta da Franco Zeffirelli, con Paolo Stoppa e Sarah Ferrati come Tobia e Agnes, Claire viene affidata, un po’ a sorpresa, nientemeno che a Rina Morelli” (Masolino d’Amico).

Un equilibrio delicato di Edward Albee

Lunedì 9 aprile 2001, ore 21

Teatro Giacosa – p.zza del Teatro, 1 – Ivrea

Informazioni: tel. 0125.402.67

di Claris