A tutto Pavel

Aprile 8, 2004 in Sport da Roberto Grossi

I dolori alla schiena sono terminati e ora Nedved può rientrare in squadra per dare il suo contributo in questo finale di stagione. Il prossimo avversario dei bianconeri è quella Lazio a cui Pavel ha lasciato una parte di cuore: “Il biancoceleste rimarrà sempre un ricordo indelebile, a Roma ho trascorso anni bellissimi – ammette il ceko – ma contro di loro dobbiamo vincere perché ci teniamo ad acciuffare il secondo posto. Tra l’altro contro la Lazio non ho mai vinto e spero che questa sia la volta buona anche se quest’anno contro le grandi abbiamo veramente faticato molto ad esprimerci. E senza vincere gli scontri diretti non è possibile vincere lo scudetto. Mancini? Ho giocato insieme a lui, è stato indubbiamente un grande calciatore, voleva sempre il pallone tra i piedi e ti serviva degli assist fantastici. Come allenatore non lo conosco ma i risultati dicono che ha le doti per far bene anche questo mestiere”.

La pesante sconfitta subita dal Milan a La Coruna ha provocato un certo dispiacere a Pavel: “I rossoneri erano l’ultima squadra italiana ancora in lizza in Champions e la loro eliminazione mi è dispiaciuta. Credevo che anche quest’anno riuscissero ad arrivare in finale e invece il Deportivo li ha eliminati. Gli spagnoli sono un osso duro al Riazor, lo abbiamo provato sulla nostra pelle. Questa edizione della Champions mi ha sorpreso perché non pensavo che tutte le favorite venissero eliminate prima delle semifinali. Ma il calcio è così: non conta chi ha più soldi ma chi dimostra in campo di essere più forte. E oggi ci sono in giro tante squadre competitive. Anche agli Europei ci sarà molto equilibrio e io spero fortemente di vincere con la mia nazionale: insieme alla conquista della Champions con la Juve questi sono i miei due obiettivi principali”.

Il biondo centrocampista non crede comunque che la sconfitta del Milan possa portare ribaltoni anche in campionato: “E’ vero che rimangono da giocare ancora parecchie gare ma i rossoneri viaggiano in Italia a ritmi tali che nessuno può raggiungerli. Noi faremo sino in fondo il nostro dovere e poi a fine stagione tireremo le somme. In questo momento è importante non mollare: abbiamo ancora l’obiettivo del secondo posto da raggiungere e una finale di coppa Italia da provare a vincere nonostante il risultato dell’andata. Il perché della nostra annata negativa? Non li so. Ma dare tutta la colpa agli infortuni è un alibi troppo semplice. La mia stagione? Sino a gennaio sono andato bene poi ho avuto grandi problemi. Ma i conti li tirerò solo alla fine. Il mio futuro? Non ho parlato con la società e non vedo perché avrei dovuto farlo. Ho ancora un contratto di due anni, non c’è bisogno di prolungare o pensare adesso al futuro. Posso dare ancora tanto alla Juve e ho un traguardo che non intendo mollare: la conquista della Champions League. Smentisco inoltre di avere detto che la società non abbia fiducia in me e che intenda cedermi. Io sono contentissimo di giocare qui e vorrei farlo anche in futuro. Poi, è ovvio che nel calcio non si sa mai…”

Notiziario

Allenamento pomeridiano alla Sisport per gli uomini di Lippi. Ancora assenti Chimenti e Birindelli, Ferrara ha svolto seduta differenziata. Del Piero invece, per la prima volta dal momento del suo infortunio, si è allenato con il gruppo e ha regolarmente giocato la sfida finale in famiglia. In questa partitella (10 contro 10) il tecnico ha provato nella formazione dei ‘pettorinati’ una difesa composta da Thuram, Legrottaglie e Iuliano. A centrocampo Camoranesi, Tacchinardi, Maresca e Appiah. In avanti Nedved con Trezeguet. A metà gara Lippi ha sostituito Maresca con Miccoli, che si è andato ad affiancare a Trezeguet con Nedved alle loro spalle.

Probabile formazione

Buffon; Thuram, Legrottaglie, Iuliano, Zambrotta; Camoranesi, Tacchinardi, Maresca, Appiah; Nedved; Trezeguet. L’alternativa è Miccoli al posto di Maresca con arretramento di Nedved dietro alle due punte.

di Roberto Grossi