90 anni di scacchi a Torino

Febbraio 16, 2001 in Sport da Claris

Sono ormai novanta gli anni di storia di una delle più importanti e prestigiose società sportive torinesi: la Società Scacchistica Torinese (Sst). Fondata nell’autunno del 1910 in una Torino che già allora vantava un’importante tradizione in campo scacchistico, contribuì da subito al fiorire di iniziative e tornei, parecchio seguiti dai giornali cittadini dell’epoca.

La Sst si impose nel panorama agonistico grazie a numerosi giocatori di rango che lasciarono la loro impronta nella storia scacchistica di quei decenni. Da Felice Germonio, primo Maestro torinese e tra i primi presidenti della Società, uno degli scacchisti più popolari nell’Italia degli anni venti, all’ungherese Eugenio Szabados, naturalizzato italiano, la cui lunga carriera costellata di successi lo portò fino alla presidenza della Federazione scacchistica italiana. Da Esteban Canal, Maestro internazionale peruviano, che elesse l’Italia come sua seconda patria e che per trent’anni fu ospite stabile dello scacchismo torinese, a tanti altri campioni.

Dopo la parentesi della seconda guerra mondiale, la Società Scacchistica Torinese divenne il principale punto di riferimento per gli scacchi in Piemonte. Ad un lungo periodo di peregrinazioni logistiche, il 1° gennaio 1974, seguì il trasferimento nella sede di Via Galliari e si aprì la storia contemporanea della Sst.

La collaudata organizzazione ed una forte base di soci le hanno permesso in questi anni di confermare la posizione di preminenza regionale e di affacciarsi brillantemente alla ribalta nazionale e internazionale. In questo quadro globalmente positivo e in crescita, la “svolta” del 1991-92: costretta a lasciare, dopo 18 anni, la sede di via Galliari, la Sst ha saputo trasformare una circostanza spiacevole in un’occasione di ulteriore sviluppo. E’ stata costituita una s.a.s. per l’acquisto di una nuova sede. E’ nata così la sede di via Goito 13, nella quale la Sst si è trasferita nel settembre 1992: primo esempio in Italia di un circolo scacchistico proprietario della sede sociale. Via Goito, oggi, vuol dire 400 metri quadri distribuiti su due piani, con un ampio atrio, un salone da gioco, due saloni da tornei, una biblioteca, un locale-bar. La sede è aperta dalle 15 alle 24 e vi si possono disputare tornei che comprendano fino a 150 giocatori.

Oggi i giocatori iscritti sono stabilmente oltre la soglia dei 250: fra loro, un Grande Maestro femminile, un Maestro Internazionale, due Maestri Fide, una dozzina di Maestri nazionali e trenta Candidati Maestri collocano la Sst al primo posto fra i circoli italiani per numero di giocatori di categoria magistrale.

Di grande prestigio il ruolo della Sst come organizzatrice di manifestazioni: tre Campionati italiani dei giovani, un Campionato italiano femminile, due Campionati italiani di categoria, tre Tornei Fide, l’annuale Festival internazionale di Torino, il biennale “Scaccomatto” (contenitore multidisciplinare di scacchi, arte, cultura e scienza) e, fiore all’occhiello, il World Master di scacchi del 1982 vinto dall’allora campione del mondo Anatoli Karpov.

In occasione del novantennale del circolo, la Sst ha pubblicato in uno svelto libretto, “C’erano una volta i Re”, la sua già lunga storia.

Da segnalare, infine, la nobile iniziativa della Sst in collaborazione col dipartimento educazione del Castello di Rivoli museo d’arte contemporanea in occasione di Scaccomatto 2000. Per l’intero anno scolastico 2000/2001 vengono organizzate delle attività artistico educative legate, ovviamente, la mondo degli scacchi: “Gli scacchi nell’arte”.

La proposta didattica è stata creata riflettendo sul ruolo che gli scacchi hanno avuto per alcuni grandi artisti di inizio secolo che a questo gioco si sono dedicati con passione, intelligenza ed entusiasmo. Primi fra tutti ed in modo esemplare Marcel Duchamp, che ha interrotto la sua indiscussa carriera artistica per dedicarsi esclusivamente al gioco degli scacchi, e Man Ray, suo insostituibile amico e avversario di interminabili e avvincenti partite.

Il Dipartimento Educazione del Museo di Rivoli si propone di coinvolgere gli allievi sia in momenti di riflessione teorica con visita guidata attraverso alcune opere presenti nella Collezione Permanente, sia in momenti operativi di laboratorio. I giovani visitatori realizzeranno, nel rispetto della loro fantasia creativa, scacchi e scacchiere, utilizzando materiali eterogenei, pur rispettando i simboli del gioco degli scacchi: alfieri, cavalli, torri, re e regine. I colori e i materiali tradizionali potranno così cedere il posto ad abbinamenti diversissimi seppur suggestivi. A mutare non saranno le regole del gioco ma esclusivamente il campo di battaglia, le armature nonché i costumi dei singoli pezzi.

Per informazioni:

Società scacchistica torinese

via Goito 13

Torino

tel. – fax: +39/011.657.072

di Claris