2008: gli Architetti a Torino?

Aprile 7, 2002 in Attualità da Claris

30258(1)Tra le innumerevoli candidature che Torino Convention Bureau sta sostenendo, sono di particolare rilevanza quelle per il Congresso Mondiale dei Cuochi del 2006 e per l’edizione 2008 del Congresso dell’UIA (Unione Internazionale degli Architetti), che si prevede possa richiamare a Torino circa 10.000 congressisti ed è sostenuta da Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Torino Incontra ed Epat.

Sicuramente ospitare il congresso mondiale dei Cuochi sarebbe un’occasione di grande rilievo non solo per promuovere Torino ma l’intero settore dell’enogastronomia piemontese: Torino dovrà battere la concorrenza di Singapore, Nuova Zelanda e Hawaii.

La candidatura di Torino quale città sede del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti è stata presentata nelle scorse settimane alla presenza del sindaco di Torino Chiamparino, di Elda Tessore, assessore alla promozione internazionale di Torino, dell’architetto Riccardo Bedrone, presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino e dell’architetto Andreas G. Hempel, presidente dell’DIA, l’organismo internazionale fondato a Losanna nel 1948 allo scopo di accogliere le rappresentanze degli architetti di tutti i paesi del mondo, senza distinzione di nazionalità e di razza.

Il DIA, tra le sue molteplici attività, organizza, ogni tre anni per i suoi oltre 1.300.000 soci, un congresso mondiale con l’intento di favorire gli scambi professionali e culturali fra i suoi appartenenti. Molte sono state le città ospite; tra le più recenti: Chicago, Montreal, Barcellona, Pechino; nel luglio 2002 sarà la volta di Berlino.

L’architetto Hempel ha spiegato che cosa ci si aspetta dall’organizzazione e dalle città che ospitano un congresso di tal genere, che prevede anche 20.000 persone partecipanti e circa 100.000 compresi gli accompagnatori. Intanto un programma all’altezza, ed allora ecco che generalmente la DIA predispone sessioni apposite e dibattiti con la partecipazione degli architetti più noti e di scienziati e filosofi del paese ospitante. I partecipanti si aspettano inoltre di apprendere dai colleghi novità e idee innovative… e ecco allora che la città ospitante può essere di stimolo con i suoi progetti. “Berlino è fantastica in questo, ha spiegato Hempel, in quanto in 10 anni sono fioriti ben 130 atelier di architetti e tante idee, alcune già realizzate innovative. Ma sono sicuro che Torino non è né sarà da meno”.

Infine è molto importante che possano nascere delle collaborazioni, che ci sia un’intrigante vita sociale per far nascere amicizie e cooperazioni.

Anche il sindaco Chiamparino, oltre a ribadire le potenzialità di Torino nell’organizzare eventi internazionali che regalino visibilità all’intera città, ha concordato con le analisi di Hempel, affermando che Torino è in un momento di profonda trasformazione urbana e architettonica: dal concorso per ristrutturare Porta Susa agli ammodernamenti dell’area di piazza d’Armi, dalle idee per il ponte sul Po oltre corso San Maurizio all’area dove ora sorge Fiat Avio vicino al Lingotto, alla nuova biblioteca civica.

Chiamparino ha poi sottolineato gli sforzi da compiere sul piano delle strutture e soprattutto su quello della gestione delle stesse per poter sfruttare al meglio le possibilità di visibilità della nostra città garantite dalle Olimpiadi del 2006, dagli hotel di charme alla struttura del grattacielo Rai in via Cernaia (ammesso che si trovi un punto d’incontro tra domanda e offerta), dal miglioramento delle infrastrutture per i trasporti (metropolitana, alta velocità per Lione, Malpensa e Milano) all’evoluzione delle abitudini della città per poter meglio accogliere i turisti (aperture serali, festive e in periodi generalmente considerati di ferie per una città industriale… e l’esempio del congresso nazionale degli avvocati lo scorso fine agosto è emblematico…).

L’Ordine degli Architetti, riconoscendo l’importanza che l’opportunità del congresso internazionale riveste per Torino, si è mobilitato inoltre nel miglior dei modi al fine di proporre e sostenere la sua presentazione. In pochi mesi, grazie ad un lavoro di équipe con il Comune, si è costituito un consistente gruppo di fautori della candidatura, che attiva e finanzia le azioni promozionali: Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio, Torino Incontra Centro Congressi, Fondazione CRT, Compagnia San Paolo, Torino Convention Bureau, Associazione Torino Internazionale, oltre naturalmente a Consiglio Nazionale Architetti e di Ordine degli Architetti di Torino.

L’intensa attività culminerà a Berlino, dal 22 al 29 luglio, periodo in cui si svolgerà il XXI Congresso e sarà scelta la città ospite per il 2008. Nella capitale tedesca, oltre ad uno stand della Città di Torino, sarà allestita anche la mostra “Le città sostenibili per i bambini e le bambine”, realizzata con il contributo dell’Ordine.

Pensare una città a misura di bambino significa creare dei luoghi più vivibili, più sani e piacevoli, dove ognuno, soprattutto le fasce più deboli, possa esprimere i propri valori. Pensare ad una “educazione all’architettura” significa migliorare la qualità urbana delle città di domani. La rassegna, curata dall’Assessorato ai servizi Educativi del Comune, verrà ospitata nella la sezione di “architectural exihibition” del congresso.

Torino: aumentano i congressi

di Claris