100 scatti per il cinema italiano

Novembre 10, 2002 in Fotografia da Redazione

32437“Le fotografie possono essere ricordate più facilmente delle immagini in movimento perché rappresentano una precisa scelta di tempo”.

[Susan Sontag]

In occasione di Torino Film Festival, la Fondazione Italiana per la Fotografia ha il piacere di presentare questa mostra frutto della collaborazione tra l’Associazione Fotografi di Scena e ANICA.

I 100 scatti si concentrano sulle produzioni dell’ultimo decennio del cinema italiano e vogliono sottolineare l’apporto fondamentale che questa figura professionale e artistica dà non solo alla memoria del cinema, ma anche e soprattutto alla sua promozione.

Ed è proprio in riferimento a quest’ultima che il lavoro del professionista dovrebbe comportare sul set la stessa proficua intesa che si verifica in altri sodalizi creativi: pensiamo allo stilista e al fotografo di moda o alla complicità tra fotografo pubblicitario e prodotto. In Italia ciò avviene in casi ancora troppo sporadici e solitamente legati a vicende del tutto personali. La nascita dell’Associazione, la realizzazione di eventi espositivi come questo, la sensibilità di alcuni nuovi registi e produttori, ci auguriamo possano aiutare a riqualificare questa figura professionale dandole dignità autoriale e soprattutto una propria ragione professionale, salvaguardandola dall’irruenza dei più recenti mezzi multimediali di promozione cinematografica.

Tra gli autori più rappresentativi di questa mostra/carrellata: Mario Tursi, compagno di strada di Visconti, Leone, Troisi, e recentemente dell’ultimo film di Martin Scorsese “Gangs of New York”; Gianfranco Salis (“Il testimone dello sposo” Pupi Avati, e dal 1979 fotografo di Tinto Brass); Philippe Antonello (“Pane e Tulipani” di Silvio Soldini); Sergio Strizzi (Tornatore “Malena” e Benigni “Pinocchio”); Angelo Raffaele Turetta (“L’ultimo Bacio” Gabriele Muccino, “Il più bel giorno della mia vita” C. Comencini”).

32438(1)Dicono di loro

Gianni Amelio

Nei primi film mi obbligavano spesso a fare a meno di due collaboratori indispensabili: il tecnico del suono e il fotografo di scena. Il primo – dicevano – non serve, tanto poi si doppia tutto e le fotografie le scatto io – giurava il direttore di produzione.

Elisabetta Bruscolini (Responsabile Fototeca Scuola Nazionale di Cinema)

Il fotografo ha impresso nello scatto una sua particolare sensibilatà nel riprodurre l’atmosfera di quel particolare film, lo spirito di un inquadratura, l’anima segreta di uno scorcio. La “ realtà” scenica che il fotografo rappresenta è frutto di una creatività, che riesce a essere in sintonia con il lavoro del regista e dell’ operatore e, al contempo, a infondere alla fotografia un che di unico e personale…

Lia Francesca Morandini (Costumista)

Il fotografo di scena, che non si deve confondere assolutamente con il fotoreporter da “speciali” per settimanali o agenzie, è nella mia memoria, che ormai risale all’inizio degli anni settanta, una figura professionale importante, vitale e creativa per un film, alla pari del direttore della fotografia, dello scenografo, del costumista.

Sabrina Ferilli

Dividersi sempre fra volontà di essere stimata, apprezzata per qualità effettive, oppure perdersi nella vanità, rincorrere l’immagine estetica. E’ in questo delicato ed eterno dilemma che si inserisce il mestiere del fotografo di scena, l’unico a poter assemblare in un momento tutte e due le cose, prezioso, unico.

100 SCATTI PER IL CINEMA ITALIANO

Il lavoro artistico del fotografo di scena 1990-2002

dal 30 ottobre al 12 gennaio

Sede: Fondazione Italiana per la Fotografia Torino – Via Avogadro 4

Tel 011.544132 – 546594

Fax 011.548963

E mail: [email protected]

Web site: http://www.fif.arte2000.net

Orari: mar – ven 16.00 – 20.00 / sabato e domenica 10.00 – 20.00

Ingresso intero 6,00 Euro – ridotto 4,50 Euro

INGRESSO RIDOTTO

ABBONATI TORINO FILM FESTIVAL (dietro presentazione della tessera)

STUDENTI DAMS (dietro presentazione tessera grigia)

di Paolo Bologna